L’imballo infatti non ha la sola funzione di proteggere le referenze acquistate, è il primo punto di contatto tra consumatore e prodotto sul piano fisico, uno strumento di comunicazione, quindi, ma anche qualcosa che separa l’acquirente dall’oggetto del suo desiderio e, infine, un ingombro di cui poi dovrà disfarsi. «Dando per scontata la funzione protettiva dell’imballaggio, la sua prima caratteristica dovrebbe essere quella di risultare facile da aprire. I colossi dell’e-commerce sono spesso stati criticati per l’utilizzo di imballaggi superflui e Amazon, già dal 2008, promuove l’adozione di un “frustration-free” packaging anche tra i suoi fornitori.
Adottare alcuni accorgimenti per l’imballaggio dei pacchi è molto importante soprattutto se si ha un’attività di e-commerce perché vuol dire da un lato garantire la massima sicurezza dei prodotti destinati alla spedizione.
Un’altra importante misura di sicurezza consiste nello scegliere l’imballaggio più adeguato rispetto al suo contenuto: esistono infatti scatoloni predisposti alla spedizione di bottiglie, di opere d’arte o, ancora, di volumi. Scegliere un imballaggio idoneo alla merce che trasporta significa assicurare la completa immobilità dei prodotti che contiene e, quindi, ridurre il rischio di danneggiamenti.
I processi di spedizione e consegna quindi possono diventare un vantaggio competitivo nella strategia multi-canale di brand e merchant, oltre che fattore determinante per il canale online. Dal packaging al negozio-magazzino, ecco le best practice di oggi secondo gli addetti ai lavori.
1. Facilitare l’apertura dei pacchi
Considerata un vero e proprio momento critico delle customer experience. Generare frustrazione e stress nel consumatore non è mai la mossa vincente, ecco perché bisogna evitare assolutamente riempitivi come chips in polistirolo o di altro genere (ebbene abbiamo anche visto fogli di giornali riciclati) che al momento dell’unboxing diventano un vero dramma per il consumatore finale.
La regola aurea è: concentratevi sul cliente evitando il meno possibile noie di smaltimento.
2. Agevolare lo smaltimento degli scarti
3. Scegliere imballaggi eco-sostenibili per accrescere la brand reputation
4. Semplificare il reso
Come sempre più richiedono anche i consumatori. Secondo il sondaggio 2018 di ReBOUND il 59% dei millennial (18 – 35 anni) non consiglia un sito in cui le politiche di reso degli ordini sono complicate e poco chiare. E se è vero che i millennial sono sempre più esigenti, tutti gli utenti in generale sono diventati particolarmente sensibili all’esperienza di reso.
Assolutamente prevedere che il packaging sia anche riutilizzabile per un eventuale reso.
5. Migliorare il design
Puntando sulla personalizzazione sempre di grande impatto sui clienti. Una personalizzazione che può realizzarsi per qualsiasi tipi di budget, dal semplice nastro adesivo al pacco completo, senza dimenticare il messaggio da trasmettere.
Gli ingredienti giusti in fondo, sono davvero pochi, ma determinanti. 5 semplici regole ma che saranno in grado di portare il tuo e-Commerce alle stelle.

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