L’e-commerce in Italia vale circa 24 miliardi nel 2017, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente e rappresenta circa 6% del mercato retail. La logistica è il motore dell’e-commerce e uno dei principali fattori critici di acquisto per i clienti. Sul terreno della logistica si gioca il successo e la sostenibilità di ogni iniziativa di e-commerce ma anche lo sviluppo d nuovi modelli di business. I processi e gli ambiti nella la logistica legata agli e-commerce e più specificatamente alle enoteche online sono molti.
Difatti nell’e-commerce B2C, gli operatori logistici e i processi di magazzino lavorano ordini e preparano spedizioni dirette al cliente finale. Gli spedizionieri e i corrieri devono consegnare a casa dei clienti, o presso altri punti di consegna e ritiro.
Gli ordini hanno dimensioni molto più piccole rispetto al retail tradizionale e richiedono tempi di lavorazione e delivery molto più rapidi. Sono diverse rispetto al retail anche le tipologie di imballaggi. Consegnare le merci direttamente ai clienti non è facile e la consegna al cliente finale è uno dei campi di battaglia principali dove diventa fondamentale vincere per la propria crescita.
Le nuove valenze e i trend del packaging
Nell’e-commerce l’imballaggio è determinante in quanto rappresenta l’unico contatto fisico con il cliente nel processo di acquisto, un’opportunità per fidelizzare il consumatore, consolidare la percezione del brand e differenziarsi dalla concorrenza ma può ovviamente diventare anche un’arma a doppio taglio, se trascurato o gestito male. È sufficiente osservare il fenomeno crescente dell’unboxing (video che mostrano il momento dell’apertura dei pacchi da parte dei consumatori, postati su YouTube e altri social, con milioni di visualizzazioni) per convincersi della potenza emotiva generata dalla ricezione e dall’apertura del pacco.
In una ricerca effettuata dallo Shorr Packaging Corp nel mercato USA, più maturo rispetto a quello Europeo, alla domanda su cosa trovassero maggiormente frustrante e irritante nell’imballaggio, i consumatori hanno risposto in questo modo (E-commerce Packaging Preferences Survey):
- 55% Un packaging difficile da aprire
- 19% Un imballaggio danneggiato, anche se il prodotto non lo è
- 13% Un imballaggio non riciclabile
- 8% Un packaging eccessivo
- 5% Altro
Sempre nella stessa ricerca emerge che quasi il 70% dei clienti online dichiara di prestare maggiore attenzione se riceve il suo ordine con un imballaggio personalizzato. Inoltre il 44% dei consumatori che spendono oltre 200 dollari al mese online (i cosiddetti premium shopper) , affermano di essere disposti ad acquistare maggiormente da uno specifico e-commerce se questo lo premia con un packaging di design e personalizzato.
La ricerca prosegue evidenziando che 43% dei consumatori USA si aspetta di ricevere i propri ordini online in una confezione “premium”, che garantisca lo stesso livello di soddisfazione dell’esperienza del negozio online. Il 35% dei consumatori lo pretende per l’elettronica online, il 33% anche per le spedizioni alimentari e il 31% per quelle legate al beauty e all’abbigliamento. Insomma, l’imballaggio curato non è più solo appannaggio del settore lusso ma è diventato, per tutti i rivenditori, l’ultimo passaggio utile per trasmettere i valori del brand e ricreare l’esperienza dello shopping in show-room.
Basta pensare che anche i grandi colossi dell’e-commerce sono stati attaccati sui social media per aver utilizzato imballaggi poco pratici e superflui. Già a partire dal 2008 Amazon ha lanciato l’iniziativa “Frustration-free packaging”, per incoraggiare i propri fornitori a utilizzare sistemi di imballo facili e veloci da aprire.
Ormai l’imperativo è utilizzare imballaggi green. Mai come oggi i consumatori sono stati così esperti e attenti all’utilizzo degli imballaggi. Un recente studio a livello mondiale di Nielsen afferma che il 52% delle decisioni di acquisto sono influenzate dall’impatto ambientale dell’imballo e che le aziende ne hanno preso coscienza
Angelo Bandinu - CEO NAKURU Tweet
Dal White Paper di Pregis del 2016 emerge infatti che il 18% dei consumatori è frustrato da riempitivi o imballaggi in polistirolo, mentre la percentuale si abbassa al solo 4% per la carta. Sicuramente un valido motivo per abbandonare le classiche cantinette in polistirolo e passare a sistemi decisamente più ecocompatibili come il NAKPACK®.
Le opinioni degli e-shopper in tema di packaging
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