vinoi e millennial, nuove frontiere

Vino e Millennial: perché (e come) puntare sulla generazione Y

In questo articolo cercheremo di comprendere meglio una generazione tanto chiacchierata quanto importante per le aziende vitivinicole. Analizzeremo il rapporto tra vino e Millennial e cosa può fare la tua cantina per avvicinarli, fidelizzarli, e far sì che sfruttino la loro capacità di iper-connessione per aumentare le tue vendite.

Chi sono i Millennial?

mpavidi avventurieri, instancabili ricercatori di informazioni, amanti del bello ma con un’occhio di attenzione verso la sostenibilità.

I Millennial sono coloro nati tra il 1980 e il 1997 (fonte: Pew Research Center), definiti da demografi e sociologi come la generazione delle tre C:

  • Connected: hanno sempre uno smartphone a portata di mano, sia per intrattenersi e cercare informazioni che per sbrigare commissioni della vita quotidiana;
  • Confident: sono sicuri di sé, non hanno paura di emergere ed ottenere visibilità;
  • open to Change: nati nel pieno della rivoluzione digitale e cresciuti durante una delle crisi economiche più dure della storia, hanno una spiccata capacità di adattamento.

Vino e Millennial in Italia…

Secondo uno studio effettuato da Episteme del 2017, in Italia i Millennial operano un consumo di vino di tipo aspirazionale: non sono grandi bevitori, ma amano consumare un calice di vino in compagnia soprattutto nel fine settimana.

Bevono vino nel locale di tendenza, soprattutto nel weekend. Rispetto alla generazione precedente, lo fanno meno nella quotidianità delle mura domestiche. L’indagine pre-pandemia condotta da Doxa per Food Insider sottolinea in effetti come il 38% di loro beve vino raramente, il 35% più volte a settimana ed il 27% una volta a settimana.

Sono consumatori attenti alla naturalità del vino, conoscono i territori e prediligono i vitigni autoctoni. Non a caso, secondo la stessa ricerca il 56% dei Millennial sceglie vini certificati biologici.

Brindisi e felicità dei Millennial

Di certo si tratta di una generazione con un approccio al vino profondamente differente rispetto agli standard recedenti. È chiaro infatti che i Millennial bevono meno vino, ma dall’altra parte lo fanno in maniera più consapevole. Amano approfondire la storia che si cela dietro la bottiglia, conoscere meglio il vino che degustano per apprezzarne l’unicità.

…e nel mondo

I Millennial statunitensi vedono il vino come un prodotto sano, connubio tra tradizione e innovazione (Episteme). Spicca qui rispetto agli altri paesi anche il consumo da parte delle donne, che secondo il Wine Marketing Council negli ultimi anni ha rappresentato il 57% del totale.

In Giappone cresce l’abitudine di consumare un buon calice di vino, purché lo si possa fare con un buon rapporto qualità-prezzo. Motivo per cui il vino Italiano si sta facendo strada sempre più nel mercato nipponico.

In Cina i Millennial amanti del vino crescono a dismisura. Secondo uno studio effettuato da PwC, il 26% acquista vino online e ben il 40% cerca attivamente informazioni sul web.

Vino e Millenial: perché rappresentano un target importante

I Millennial sono nell’occhio del mirino di tante aziende appartenenti ai più disparati settori merceologici, ed i motivi sono diversi:

  • sono il gruppo demografico più numeroso sul mercato (2,3 miliardi in tutto il mondo, 13 milioni in Italia);
  • influenzano e si fanno influenzare facilmente nelle scelte di acquisto;
  • preferiscono vivere esperienze piuttosto che acquistare beni di proprietà.

Il sol fatto che si tratti della fascia d’età più numerosa a livello globale, basterebbe a rendere questo segmento di popolazione estremamente interessante per chi produce vino. Ma vogliamo darti un motivo in più per credere nell’importanza di questo target nelle scelte strategiche di marketing.

Il motivo sta nel fatto che il rapporto tra vino e Millennial non si limita all’acquisto e al consumo dello stesso. I wine lover fanno ricerche e si informano prima dell’acquisto, ed una volta effettuato amano condividerlo con i loro coetanei, cercando di convincerli della qualità della bottiglia da loro scelta.

Ci piace rendere interessante ciò che facciamo agli occhi dei nostri amici. In un certo senso siamo tutti influencer.

Queste le parole pronunciate dal Millennial e Wine Influencer Simone Roveda nel corso del dibattito “Effetto Millennials” organizzato al Vinitaly da Cantina Tollo.

E in effetti basta seguire le pagine delle cantine più social per notare quanti User Generated Content condividono. Si tratta soprattutto di divertenti unboxing, come quello fatto da queste ragazze che hanno ordinato vino da un’enoteca online.

 

Insomma, è chiaro che fidelizzare consumatori di questa fascia d’età può rivelarsi un’enorme opportunità per aumentare le vendite di vino a livello esponenziale, semplicemente grazie al potere della condivisione.

Vedetela come una sorta di strategia di referral marketing, ma a costo zero e con risultati concreti… Cosa si può chiedere di più? 🙂

Come raggiungerli

Ma veniamo ora al dunque: cosa dovrebbe fare la tua cantina per raggiungere questo target? Quali sono le strategie per far avvicinare i Millennial al tuo vino?

Di certo un primo punto sul quale bisogna riflettere è la strategia di prezzo da adottare. Mediamente la capacità di spesa dei Millennial è più bassa rispetto a quella dei rispettivi genitori alla loro età, e lo si evince dal fatto che spesso faticano ad acquistare case ed auto e a fare figli. Questo rende chiaramente poco plausibile credere che siano disposti a pagare €80 per una bottiglia da bere durante una normale cena casalinga.

Ma c’è un ma.

Abbiamo detto all’inizio che questa generazione ama vivere esperienze e condividerle. Ne segue che il contorno che sarai in grado di costruire attorno al tuo vino, sarà cruciale e potrà renderli disposti a spendere anche qualcosa in più.

La prima regola

C’è una fondamentale regola, sempre valida per qualunque cantina: presta attenzione alla tua presenza online. I Millennial si informano prima di acquistare, fanno ricerche sulle aziende guardando il loro sito web ed i loro canali social, per cui non farti trovare impreparato. Nel farlo, comunica con il loro linguaggio, utilizzando parole semplici e dirette. Racconta la storia della tua cantina, rendili partecipe del processo di produzione, falli sentire parte della tua realtà. Anche se produci un vino costoso e di alto livello, fa sì che possa essere compreso, apprezzato e desiderato anche da chi non è un intenditore.

Organizza l’evento in cantina perfetto per i Millennial

Se organizzi eventi in cantina, devi far fede ad una sola parola d’ordine: creatività.

Offri esperienze interessanti e divertenti, come sedute di yoga, pic-nic sotto le stelle a base di finger-food, serate culturali sulla storia del vostro vino e del territorio. Saranno un ottimo modo per stimolare la sete di informazione dei tuoi ospiti, e spingerli all’acquisto in una fase molto profonda del funnel di vendita.

Anche in questo caso, non dimenticare di digitalizzare il più possibile l’esperienza prima (dando la possibilità di prenotare comodamente da sito web o tramite i social), durante (stimolando la condivisione e creando un atmosfera “instagrammabile”) e dopo (alimentando il rapporto con un gruppo Facebook o Telegram).

Cura la Wine Delivery Experience nella vendita di vino online

Dando per scontato che vendere vino online alla generazione iper-connessa per eccellenza sia un fondamentale passo per la tua cantina, ci sono 2 aspetti da tenere assolutamente in considerazione.

  • Cura in ogni minimo dettaglio il tuo e-commerce: rendi l’esperienza d’acquisto semplice e piacevole, e fa sì che gli utenti possano condividere velocemente il loro shopping nei canali social.
  • Presta attenzione alla Wine Delivery Experience: per far sì che il consumatore finale sia spinto a condividere il momento dell’unboxing, proprio come hanno fatto le ragazze del video precedente, non sottovalutare la fase che consente al consumatore di ricevere le bottiglie a casa.

Quest’ultimo aspetto assume particolare rilevanza nella scelta d’acquisto dei consumatori, ma viene spesso sottovalutato. Secondo una ricerca di Nomisma Wine Monitor del 2021, il 53% degli italiani si fa influenzare dalla sostenibilità del packaging nelle scelte d’acquisto, il 40% dal fattore sicurezza, mentre il 43% pensa che il design del packaging influisca sulla scelta.

Protezione NAKPACK

Nakpack è un imballaggio per bottiglie che risponde a tutte queste esigenze: garantisce i più alti standard di sicurezza sul mercato, è personalizzabile con il logo della tua cantina, ed è ecologico. Contattaci per avere maggiori informazioni.

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Credit photo Scott WarmanKelsey Chance

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