Il nostro viaggio in Kenya

Perché siamo stati in Kenya e cosa abbiamo fatto in questa terra.

Chi ci segue sui canali Instagram e Facebook avrà notato che una settimana fa Angelo – CEO dell’azienda – ed Ilaria – Responsabile Marketing – sono partiti per il Kenya.

Qualche giorno nel luogo dei leoni dalla terra rossa, un posto che spesso lascia un solco nel cuore di chi lo visita.

Ma perché persone che lavorano in un’azienda di imballaggi dovrebbero intraprendere un viaggio del genere?

Ora vi raccontiamo tutto, dal principio.

Come è nato tutto

Fin dalla sua nascita la nostra azienda – che non a caso si chiama Nakuru – genera profitto attraverso la vendita di imballaggi, ma ha da sempre come obiettivo quello di redistribuirne una parte per migliorare la condizione di vita delle comunità svantaggiate.

Nel lungo periodo non si vive di solo budget o di soli profitti. Bisogna vivere per ideali molto più grandi dei nostri, trasmetterli e sopratutto viverli concretamente.

Sappiamo benissimo che questo obiettivo può essere perseguito aiutando persone in tantissime parti del mondo, ma abbiamo pensato fosse meglio concentrarsi su una comunità specifica, per massimizzare i risultati.

Qui abbiamo spiegato perché abbiamo scelto proprio il Kenya.

 

L'incontro con l'Associazione For Kenya

Un giorno abbiamo avuto la fortuna di incontrare nel nostro cammino Luna Lamona, Presidentessa di una piccola Associazione che porta avanti progetti solidali in Kenya.

L’impegno e la trasparenza che caratterizzano l’attività di For Kenya ci hanno immediatamente convinti: anche noi volevamo dare il nostro contributo alla causa, e così abbiamo deciso di sostenerla.

Di contro, il team di For Kenya ci ha invitati lì  per scoprire il territorio, vedere di persona i frutti del lavoro dell’Associazione, e contribuire alla costruzione della scuola che abbiamo deciso di finanziare.

Siamo partiti per il Kenya per ricordarci perché vale la pena "sbattersi" per cose che vadano oltre il mero profitto.

L'inizio dell'avventura in Kenya

Appena arrivati in Kenya ci siamo diretti verso la Scuola Green Hill, per stabilire le priorità e definire un piano di sviluppo, ma soprattutto… Per conoscere i meravigliosi bambini che la frequentano.

La visita alla scuola Green Hill di Watamu

Dopo aver conosciuto maestre e alunni ed organizzato dei giochi con i bambini, abbiamo deciso come avremmo aiutato – concretamente – l’Associazione durante il nostro soggiorno.

Ecco la decisione: iniziare a costruire un parco giochi per i bambini della scuola.

Il parco giochi della scuola al nostro arrivo

Il reperimento dei materiali di recupero per il parco giochi

Il giorno seguente ci siamo dedicati al reperimento dei materiali per la costruzione del parco giochi.

La scelta è ovviamente ricaduta su materiale di recupero: vecchie gomme di jeep e legno di scarto – acquistati da attività locali – e bottiglie in vetro e tappi in plastica – recuperati dalle strade dall’Associazione EcoWorld di Watamu.

La nostra visita presso il centro raccolta plastica di EcoWorld Watamu

La costruzione del parco

Una volta caricato il materiale nei camion non restava che rimboccarsi le maniche ed iniziare a lavorare. 💪

I team di For Kenya e di Nakuru si sono messi all’opera pittando i gommoni e tagliando le travi, con l’obiettivo di costruire dei giochi che fossero adatti ai bambini e che ravvivassero l’aspetto della scuola.

La cosa più bella?

Gli sguardi curiosi dei bambini che spesso si affacciavano per controllare cosa stessimo facendo, volenterosi di contribuire.

La giornata plastic free

Per far sentire i bambini coinvolti e sensibilizzarli sull’inquinamento derivante dalla dispersione della plastica nell’ambiente abbiamo organizzato per loro una giornata di raccolta rifiuti nei dintorni della scuola.

In questo reel abbiamo documentato la bellissima giornata, vai a vederlo! 🙂

Alcuni dei sacchi raccolti durante la giornata plastic free

La visita alla piantagione di Treedom

Prima di lasciare il Kenya abbiamo deciso di guardare con i nostri occhi un altro progetto che sosteniamo: quello di Treedom

Siamo stati accolti da Amina, una delle contadine supportate da Treedom nella piantumazione e nella crescita degli alberi.
Si tratta di un progetto che fa bene sia all’ambiente che alle persone: i frutti degli alberi infatti vengono destinati in parte al consumo dei contadini ed in parte alla vendita, offrendo dunque concrete opportunità di reddito alle persone della zona. 

Prospettive future

Ci fermeremo qui? Certo che no.

Vogliamo continuare questa bellissima collaborazione, per offrire concrete opportunità a questa terra e alla sua popolazione.

Continuate a seguirci per rimanere aggiornati!

Condivi questo articolo

Ti è piaciuto questo articolo? Se vuoi fallo conoscere ai tuoi contatti Social. Condividilo ora!

Facebook
Twitter
LinkedIn

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *