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Imballaggio primario, secondario e terziario per vino: differenze e consigli utili

Quando si parla di imballaggio nel mondo del vino, ci si potrebbe riferire alla bottiglia come al packaging per spedirla. In questo articolo scopriamo insieme le differenze tra imballaggio primario, secondario e terziario.

Produrre e vendere vino – si sa – non riguarda solo la selezione delle uve e il processo di vinificazione.

La presentazione e la conservazione del vino giocano infatti un ruolo cruciale nell’esperienza del consumatore e nella preservazione della qualità del prodotto.

In questo contesto, l’imballaggio svolge un ruolo fondamentale, che sia esso imballaggio primario, secondario o terziario.

In questo articolo approfondiremo l'importanza dell'imballaggio vinicolo, esaminando le differenze tra le tre categorie principali e fornendo consigli utili per produttori e distributori.

Le tre categorie di imballaggio: primario, secondario e terziario

Prima di addentrarci nel caso specifico del mondo del vino, vediamo cosa si intende per imballaggio primario,  secondario e terziario.

Bisogna innanzitutto specificare che ognuna di queste categorie svolge un ruolo specifico nel processo complessivo di confezionamento e trasporto dei prodotti.

Ecco una panoramica generale delle differenze tra questi tipi di imballaggio:

Imballaggio primario

L’imballaggio primario è quello a contatto diretto con il prodotto.

Ha lo scopo principale di contenerlo, proteggerlo e presentarlo al consumatore.

In questa tabella abbiamo riassunto qualche esempio di imballaggio primario per prodotti appartenenti a diverse categorie merceologiche.

Prodotto
Imballaggio primario

Se il prodotto è alimentare, come nei primi due esempi, l’imballaggio primario rientra nella cosiddetta categoria dei “Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti” (MOCA), e deve attenersi a tutta una serie di regolamenti europei riguardanti la sicurezza e la contaminazione. 

Imballaggio secondario

L’imballaggio secondario è progettato per contenere uno o più prodotti già confezionati a livello primario. Può trattarsi di scatole, astucci e confezioni multiple.

Questo tipo di imballaggio offre una protezione aggiuntiva e semplifica le operazioni di trasporto e distribuzione dei prodotti.

Imballaggio terziario

L’imballaggio terziario è il livello più esterno ed è progettato per facilitare la logistica e il trasporto su larga scala verso canali come la GDO. Si tratta spesso di pallet, casse di spedizione, contenitori di trasporto e dispositivi simili.

L’obiettivo principale dell’imballaggio terziario è garantire l’efficienza nelle operazioni di movimentazione dei prodotti su lunghe distanze, riducendo al minimo il rischio di danni durante il trasporto. 

Ora non ci resta che addentrarci nel caso specifico del vino. Pronti? Via! 🍇

Imballaggi primari per il vino: quali sono e normative

Nel settore vinicolo la selezione dell’imballaggio primario – che dunque è a diretto contatto con il vino stesso –  è una decisione cruciale che incide direttamente sulla sua conservazione e presentazione.

Vediamo ora i diversi tipi di imballaggi primari, ciascuno con le proprie caratteristiche e normative specifiche. 

Bottiglie in vetro

Le bottiglie di vetro sono l’imballaggio primario più tradizionale e ampiamente utilizzato per il vino.

Esistono normative che regolano il peso e lo spessore del vetro per garantire una corretta protezione dalla luce e dall’ossidazione.

A tal proposito l’approccio più attento alla tematica della sostenibilità sta portando sempre più cantine a scegliere bottiglie in vetro meno pesanti, come spiegato in questo articolo di Slow Food.

Bag-in-box

Il Bag-in-Box è un formato di imballaggio sempre più popolare per il vino, specialmente per le versioni più economiche.

Le normative per questo tipo di imballaggio riguardano principalmente la sicurezza alimentare e l’etichettatura del contenitore flessibile – che è il vero imballaggio primario in quanto a diretto contatto con il vino.

Le specifiche variano da paese a paese, ma spesso riguardano l’identificazione del produttore, l’annata e il tipo di vino all’interno.

Lattine

Come raccontato in questo articolo di WineNews, le lattine stanno guadagnando terreno nel mondo del vino.

Le normative che regolano le lattine di vino sono simili a quelle per altre bevande in lattina, con requisiti riguardanti le informazioni sull’etichetta e la sicurezza del contenitore. È importante notare che le dimensioni e i materiali delle lattine possono variare in maniera significativa.

packaging vino

Componenti dell'imballaggio primario

Sono parte integrante dell’imballaggio primario ma non sono veri e propri imballaggi: si tratta di tappo ed etichetta, elementi svolgono un ruolo cruciale nella protezione, presentazione e comunicazione del vino.

Vediamo più da vicino ciascuna di queste componenti, insieme alle relative normative.

  • Il Tappo: comunemente realizzato in sughero naturale, sughero agglomerato, materiale sintetico o alluminio, svolge il compito di sigillare la bottiglia, mantenendo la freschezza e la qualità del vino. In linea generale le normative relative ai tappi riguardano la capacità di garantire una chiusura ermetica, la sicurezza alimentare e l’assenza di sostanze contaminanti. La scelta del tipo di tappo è influenzata da considerazioni estetiche, tradizioni regionali e requisiti specifici del produttore.
  • L’Etichetta: si tratta di un elemento chiave nella presentazione del vino e nella comunicazione delle informazioni al consumatore. Si tratta di un potente strumento di marketing in grado di influenzare la scelta del consumatore, ma è anche un aspetto attorno al quale gravitano molti obblighi per il produttore. Le normative sull’etichettatura variano da paese a paese e da regione a regione. Esse stabiliscono requisiti specifici per ciò che deve apparire sull’etichetta, come il nome del produttore, l’annata, la varietà, l’origine geografica, l’indicazione del contenuto alcolico e le informazioni sulla sicurezza del prodotto. La mancata conformità alle normative sull’etichettatura può comportare problemi legali e sanzioni. Pertanto, i produttori di vino devono prestare grande attenzione all’etichettatura per garantire che sia accurata e rispetti le normative vigenti.

Imballaggi secondari per il vino: l'importanza di un trasporto sicuro

Nel mondo del vino, garantire che le bottiglie raggiungano i punti vendita e i consumatori finali in condizioni ottimali è una priorità assoluta.

Gli imballaggi secondari giocano un ruolo fondamentale in questo contesto, poiché forniscono una protezione extra durante il trasporto e la distribuzione del vino. Questi imballaggi sono progettati per prevenire danni dovuti a urti, preservando l’integrità del packaging primario.

Nel caso del trasporto sul pallet, è sufficiente utilizzare una scatola con divisori interni.

Diverso è il caso in cui la bottiglia va spedita con corriere espresso. In questo caso le alternative più comuni sono:

  • Scatole di Cartone Ondulato: se studiate in maniera opportuna come nel caso del NakPack, offrono una protezione affidabile e sono ideali per spedizioni con corriere espresso. Sono ampiamente utilizzate per confezionare più bottiglie di vino insieme, garantendo stabilità e sicurezza durante il trasporto.
  • Imballaggio in Polistirolo: Il polistirolo è noto per le sue proprietà isolanti e protegge il vino dagli sbalzi di temperatura, e protegge il vino dagli urti durante il trasporto. Tuttavia è una soluzione sempre meno utilizzata, visto l’impatto devastante del polistirolo dal punto di vista ambientale e l’ormai diffusa preferenza dei consumatori finali verso prodotti imballati in maniera ecologica.
  • Imballaggio in Cartone a Nido d’Ape: Questo tipo di imballaggio non è in grado di garantire delle performance a prova di corriere, per cui è sconsigliabile nel caso si debba esser certi che le bottiglie arrivino integre a destinazione.
  • Astucci Rigidi: Gli astucci di cartone rigido aggiungono un tocco di eleganza alle bottiglie, offrendo al contempo una protezione aggiuntiva. Sono spesso utilizzati per presentare il vino in negozio.
  • Casse in legno: Si tratta di una soluzione molto chic e spesso utilizzata per vendere vino in negozi fisici, donando un’immagine premium che la rendono perfetta per i regali. Non è tuttavia una soluzione adatta al trasporto.

Imballaggi terziari per il vino

Gli imballaggi terziari rappresentano il terzo livello di confezionamento nel settore vinicolo, e sono essenziali per la gestione logistica efficiente e il trasporto su larga scala.

 Tra le opzioni comuni di imballaggio terziario ci sono i pallet, le casse di spedizione, i contenitori di trasporto e altre soluzioni progettate per agevolare il movimento e la conservazione delle bottiglie di vino.

In un mondo in cui il vino attraversa lunghe distanze per raggiungere consumatori in tutto il mondo, gli imballaggi terziari svolgono un ruolo cruciale nell’assicurare che il vino mantenga la sua qualità e il suo valore, indipendentemente da quanto lontano debba viaggiare.

Cose da tenere in considerazione nella scelta dell’imballaggio per il vino

Nella scelta dell’imballaggio per il vino, ci sono diverse considerazioni cruciali da tenere a mente.

Prima di tutto, è essenziale bilanciare la protezione del vino con l’estetica e la presentazione del prodotto.

L’imballaggio primario ed i relativi componenti (tappo ed etichetta) svolgono un ruolo centrale in questo equilibrio, consentendo una forte distinzione del proprio vino rispetto alla concorrenza.

Per quanto riguarda l’imballaggio secondario, dovete assicurarvi che sia in grado di garantire che il vino sia trasportato in modo sicuro. In NakPack siamo specializzati nello sviluppo di soluzioni per il trasporto di prodotti fragili: siamo molto più di un semplice scatolificio. 

Gli imballaggi terziari, come pallet e contenitori, sono fondamentali per le operazioni su larga scala. La scelta di soluzioni efficienti per la movimentazione, lo stoccaggio e la distribuzione può fare una differenza significativa nella catena di approvvigionamento della GDO.

 

In foto: bottiglie protette dall'imballaggio NakPack studiato per Sommelier Wine Box

In definitiva, l’imballaggio per il vino è un’arte in sé, che richiede un equilibrio tra funzionalità, estetica e aderenza alle normative. La scelta oculata dell’imballaggio giusto contribuisce a garantire che il vino raggiunga i consumatori in perfette condizioni, pronto per essere apprezzato e condiviso.

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